Un serial killer mosso da furia razzista e antisemita ha ucciso quattro persone, tra cui tre bambini, nella scuola ebraica “Lycée Ozar Hatorah” di Tolosa, in Francia. Probabilmente è lo stesso animale che la scorsa settimana ha sparato a tre militari di origine maghrebina. Ancora non è chiaro se le azioni siano frutto di un’organizzazione criminale neonazista oppure dell’iniziativa folle di un singolo la cui mente è completamente annebbiata dall’odio razziale. Si tratta comunque di un assassino estremamente organizzato e addestrato e, quindi, assai pericoloso, che potrebbe colpire ancora. Anzi, gli esperti prevedono un’altra strage proprio per venerdì.
L’Unione Europea, come molti quotidiani nazionali hanno messo in evidenza, ha sempre cercarto di minimizzare un fenomeno che paurosamente si sta diffondendo nei nostri Stati: l’esaltazione dell’ideologia nazista e della sua forte carica razzista e antisemita. Questo è dimostrato non solo da tutta una serie di eventi delittuosi a sfondo razziale che si sono succeduti negli ultimi anni nel nostro continente ma anche da atteggiamenti chiaramente xenofobi che affiorano dalle pagine dei social network, dalle scuole e da molti altri “luoghi” reali o virtuali della nostra società. Un fenomeno agghiacciante che merita considerazione, perché è bene ricordare che proprio sottovalutando segnali e comportamenti giudicati non rilevanti prese forma e si concretizzò l’incubo nazista.
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